Mai più conversazioni online tra ragazzi e ragazze. Le chat-on line sono proibite in Iran. Dopo aver censurato oltre 5 milioni di pagine internet e social network planetari come Facebook e Twitter, ora le autorità di Teheran hanno stabilito il giro di vite anche contro le conversazioni telematiche. La decisione arriva, abbastanza paradossalmente, proprio da internet, e precisamemte dalla pagina web della Guida suprema dell'Iran, Ali Khamenei, in una risposta a un fedele musulmano che gli chiedeva "Qual è la sua opinione sulle chat online tra ragazzi e ragazze?". Ecco la risposta di Khamenei, secondo il portale conservatore Rajanews: "Considerata l'immoralità che di solito di corrisponde, queste conversazioni non sono permesse". Stop.Ogni parere della Guida Suprema ha un valore assoluto, anche se di per sé non prevede punizioni per i trasgressori. Resta un divieto pesante, che rende la vita sociale dei giovani ancora più difficile. Già il governo iraniano ha bloccato WeChat, un social molto amato dai ragazzi di tutto il mondo; senza contare che Facebook è stato accusato da un alto funzionario del regime iraniano di veicolare "migliaia di pagine con contenuto criminale", di costituire "un nemico dello Stato", causa di disordine pubblico e quindi una minaccia alla sicurezza nazionale.I giovani hanno comunque molte possibilità di eludere i blocchi su internet, attraverso programmi anti-filtro e Vpn. E continueranno, anche se di nascosto, a chattare tra loro.