L'iniziativa. «Fattore Giovani», gli studenti diventano autori televisivi
Chi può raccontare nel miglior modo possibile i giovani, se non i giovani stessi? L’intuizione sta alla base della nuova trasmissione prodotta dall’Istituto Toniolo – con il supporto dell’Università Cattolica e, in particolare, dell’Alta Scuola in media e del Corso Cimo (Comunicazione per l’impresa e i media) dell’ateneo – che andrà in onda da domenica 22 maggio (ore 20.30) su Chiesa Tv, il canale della diocesi di Milano e della Società San Paolo. Fattore Giovani, una striscia di dieci minuti che sarà visibile sintonizzandosi sul canale 195 del digitale terrestre, racconterà il pianeta under dal punto di vista di uno studio tv gestito da cinque studenti del Cimo, chiamati a sfoggiare le competenze acquisite a lezione.
Ogni puntata prenderà spunto dai dati del Rapporto Giovani dell’Istituto Toniolo, per poi coinvolgere nel dibattito ragazzi ed esperti. I temi verranno poi ripresi e rilanciati attraverso i profili Facebook e Twitter dedicati al Rapporto. «Il format ha due grandi motivi d’interesse – spiega il professor Ruggero Eugeni, direttore dell’Alta Scuola e responsabile del progetto – Il primo riguarda la possibilità di disseminare i contenuti del Rapporto attraverso la tv e poi, di riflesso, tramite i social. Incroceremo le statistiche con storie reali. Il secondo è di carattere formativo, perché la trasmissione può diventare una grande palestra per i nuovi talenti mediatici. I nostri allievi potranno dar sfogo a idee e creatività, badando però a preparare un prodotto professionale».
Gli studenti si occuperanno di fare le interviste e montare i servizi, oltre a curare regia, audio e riprese del programma, che sarà condotto da Mattia Pivato e Federica Vernò. «Perché va bene la teoria – sottolinea Eugeni – ma c’è tutto un saper fare che deriva dagli ambiti di compensazione tra università e mondo del lavoro. Imparare a mettere le mani sugli strumenti fornisce un biglietto da visita importante in chiave professionale».
Valerio Moccia, 26 anni, studente, del 3° anno del Cimo e regista di Fattore Giovani, concorda in pieno: «Abbiamo l’opportunità di fare pratica da protagonisti, cosa che di solito non accade negli stage, dove si ricoprono ruoli marginali. A me spetta il coordinamento dei vari soggetti: dopo una prima fase di rodaggio, la macchina sta iniziando a funzionare bene. Il metodo dell’imparare facendo consente di affacciarsi al mondo del lavoro già preparati e dunque competitivi: non solo per entrare in un’azienda ma, volendo, anche per mettersi in proprio». Alessia Savino, 22 anni, è la fonica del gruppo: «È un’esperienza molto formativa, mi occupo dei sistemi audio e dei microfoni, durante la trasmissione sono al mixer. Finora per me l’Università era stata soprattutto teoria, adesso vedo concretamente la possibilità di un futuro, perché sto sperimentando sul campo ciò che ho imparato durante i corsi».
L’iniziativa ha subito conquistato la diocesi di Milano, che volentieri ha concesso uno spazio digitale. «Sosteniamo il progetto per la sua bontà formativa – osserva don Davide Milani, direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali della diocesi – ma anche per dare visibilità a una ricerca che fornisce strumenti scientifici per conoscere i giovani. La Chiesa sa chi sono i ragazzi che frequentano le sue attività, ma occorre conoscere anche chi ne resta fuori. Il Rapporto tocca tutti gli aspetti della vita giovanile, fornendone una lettura a 360 gradi». Secondo Milani, la trasmissione merita senz’altro un’occhiata «perché è un programma agile, fatto dai giovani per i giovani. È anche il risultato della sinergia tra diocesi, Cattolica e Toniolo».