Atletica. Jacobs rinuncia ai 100 e lascia il Mondiale
Il campione del mondo Marcell Jacobs costretto al ritiro dal Mondiale di Eugene per problemi fisici
Non c’è gloria per Marcell Jacobs in terra americana. L’azzurro avrebbe voluto dare l’assalto al trono iridato dei 100 metri, ma il fisico non gliel’ha consentito. Quei problemi muscolari che lo stanno tormentando da metà maggio sembravano essere stati risolti, invece si sono nuovamente palesati dopo la batteria. Non più al bicipite femorale sinistro, bensì all’adduttore della gamba destra. Una contrattura patita dopo la prima volata e la conseguente presenza di un edema accertata da un’ecografia a poche ore dalla seconda volata. La conseguenza è stata la rinuncia alla semifinale. Addio sogni dorati sia nella prova individuale, sia in staffetta, per la quale adesso l’Italia dovrà studiare un piano B.
«Una scelta dolorosa. Sono costretto a interrompere la corsa nonostante abbia voluto in ogni modo essere qui a Eugene e confrontarmi con i miei avversari», ha dichiarato Jacobs, aggiungendo: «Per non rischiare un infortunio più serio, devo rimandare il confronto alle prossime gare importanti, dopo un recupero pieno. Agli italiani e ai miei fan faccio questa promessa: ce la metterò tutta per continuare a farvi sognare». Il campione del mondo della distanza regina dell’atletica è il ventisettenne del Texas Fred Kerley, autore di 9”86, due centesimi più veloce dei connazionali Marvin Bracy (argento) e Travyon Bromell (bronzo). Kerley diventa il primo sprinter a conquistare una medaglia iridata sia nei 100 sia nei 400, mentre gli Stati Uniti tornano a monopolizzare il podio mondiale dei 100 dopo 31 anni.