Combattere la crisi dell'economia rilanciando, anche grazie ad Expo, Milano come capitale del libro con una serie di appuntamenti volti a far conoscere una realtà storica e al tempo stesso all'avanguardia. E' questo il senso di "Copy in Milan", progetto triennale che vuole valorizzare l'identità editoriale del capoluogo lombardo, facendo conoscere anche all'estero. Milano è sede delle grandi concentrazioni editoriali
con 4.000 persone che lavorano nel comparto: qui si raccoglie il
38% della produzione in titoli e si concentra la sperimentazione
sul digitale. Il capoluogo è una città di lettori con 168
biblioteche. È un centro importante di università e di ricerca.
È luogo di scambi e di export.
Se l'editoria italiana è la quinta al mondo, l'indice di lettori, pari al 43% della popolazione, è fra i più bassi in Europa Fra le proposte la realizzazione di
"Milan, a place to read" mostra plurilingue itinerante che
partirà dal 20 ottobre negli Istituti italiani di cultura nel
mondo, in ambasciate e in consolati per valorizzare autori ed
editori e il sito BooksinItaly.it, che sarà ufficialmente
inaugurato alla Fiera di Francoforte in ottobre, della
produzione nazionale per editori, agenti e studiosi stranieri e
con una banca dati di traduttori.
Il progetto - che fra i partner ha il ministero degli Affari
Esteri e quello dei Beni culturali e ha il sostegno della
Fondazione Cariplo che ha stanziato 850 mila euro - disporrà di uno spazio dedicato nel cuore
di Brera, messo a disposizione dal Comune.
Secondo il direttore dell'Aie, l'Associazione degli editori,
Alfieri Lorenzon si può frenare il decremento del settore
nell'ultimo triennio (pari a circa il 20%): "Non chiediamo soldi pubblici, ma
un investimento nella promozione internazionale" spiega. "Dopo i distretti culturali lombardi, nasca un distretto editoriale milanese", sottolinea il presidente della Fondazione Cariplo Giuseppe Guzzetti.