La Ferrari ha già vinto il titolo mondiale delle presentazioni del 2009, visto che è stata la prima a mettere in pista la nuova monoposto. Si chiama F60 e il numero indica le edizioni del campionato del mondo cui ha partecipato la squadra italiana, come dire che Formula 1 e Ferrari sono la stessa cosa. Il nome nuovo, però, è anche il sintomo di come sia cambiata la vettura, in regola con le nuove norme regolamentari che di fatto hanno stravolto la linea e la fisionomia delle monoposto. L’alettone anteriore, per esempio, adesso è largo 180 centimetri, arriva a filo delle ruote ed è semovibile grazie a un comando posto sul volante. Il pilota, infatti, può modificare l’incidenza a seconda delle necessità. L’ala posteriore, invece, è stata ridotta nelle dimensioni e nel posizionamento (più alto del precedente) per cui l’impressione di una vettura sbilanciata, con linee goffe, è dovuta proprio alle nuove regole.Come sono dovute alle nuove regole le linee pulite del muso e delle fiancate, prive di quelle appendici aerodinamiche che fino all’anno scorso avevano reso le vetture simili ad istrici, come le chiamavano i tecnici inglesi. Si tratta, insomma, di una vera e propria rivoluzione rispetto al passato e i dubbi sul futuro sono molto forti: «Abbiamo però una certezza - ha detto il responsabile della GES Ferrari, Stefano Domenicali - cioè che affronteremo un campionato duro, difficile per tutti quanti: sia per le limitazioni nei test (avremo solo 15 mila km. all’anno), sia per il fatto che non potremo più fare prove libere dopo che il Mondiale sarà partito. Quindi fino al GP d’Australia, il prossimo 29 marzo, dovremo sfruttare i collaudi per tirare fuori il massimo dalla vettura». Se per le forme esterne e per gli alettoni tutte le squadre saranno più o meno simili, molto cambia sotto al cofano. Con l’adozione del Kers (il sistema di re- cupero di energia cinetica) sono cambiati anche altri parametri. I 30 kg del peso del meccanismo verranno distribuiti in maniera diversa, compensate con le zavorre a bordo vettura: «Penso che forse anche i piloti dovranno dimagrire un po’ perché un pilota più leggero permette di recuperare del peso che poi, con le zavorre, si potrà posizionare al meglio in vettura», ha detto il direttore tecnico Aldo Costa. La F60 ha una linea molto strana rispetto al passato: «Non so dire se è bella o se è brutta, me l’aspettavo diversa», ha detto Felipe Massa, che ieri mattina al Mugello ha percorso i primi giri di pista prima che un... problema di gioventù alla vettura costringesse i tecnici a un lungo stop per analizzare tutti i dettagli: «E’ normale in questa fase avere dei problemi - ha detto Domenicali - ma io mi auguro di incontrarli tutti e di risolverli prima del GP d’Australia». Secondo Aldo Costa, però, c’è margine per i miglioramenti: «Si tratta di macchine nuove, di un regolamento ancora in fase evolutiva per cui mi aspetto dei grossi incrementi e degli sviluppi notevoli durante l’anno». Insomma, tutto cambierà entro i prossimi tre mesi. La Ferrari ha già pianificato i prossimi collaudi in Portogallo, in Spagna (a Jerez e Barcellona) e in Bahrain. Ma dall’incontro al Mugello si è saputo anche che al momento a Maranello non ci saranno riduzione di personale: «Meglio capire come e dove fare investimenti, per cui inutile fare tagli senza ragione e senza programmazione adeguata», ha detto l’ingegner Costa. La Ferrari ha anche offerto 6 borse di studio da 25 mila euro ciascuna per le attività di ricerca per laureati o laureandi in ingegneria. Infine, una nota per la Honda: la squadra anglo nipponica aveva chiesto i motori alla Ferrari. Domenicali ha escluso che possa avvenire questa stagione. Poi la parola è passata alla pista col lavoro di sviluppo proseguito da Massa, con Raikkonen spettatore interessato ai box. La nuova F60 durante il suo primo giro di pista, ieri al Mugello, con Felipe Massa al volante (Ap) Felipe Massa, brasiliano, 27 anni Kimi Raikkonen, finlandese, 29 anni