Agorà

La sfida di Hollywood. «Ecco il cartoon in 3D che cambierà il cinema»

di Giacomo Vallati giovedì 27 novembre 2008
Jeffrey Katzenberg non ha dubbi. «È la terza, grande rivoluzione nella storia del cinema. Dopo l'avvento del sonoro e dopo quello del colore il grande sconvolgimento cinematografico del secolo si chiama: 3D». E se lo dice lui, il capo della Dreamworks " e cioè il produttore di trionfi in cartoon come La Bella e la Bestia, La sirenetta, Il Re leone, Shrek " si può ragionevolmente crederlo. Non a caso Katzenberg ha investito un siderale mucchio di dollari (cifra esatta top secret) nella creazione di Mostri contro Alieni: il primo cartoon della storia del colosso americano interamente pensato e girato con la tecnica «intru 3D». Ovvero con un effetto ottico che, mediante l'uso di un apposito tipo di occhialetti, aumenta la profondità delle immagini fino a creare l'illusione di poterle quasi "toccare"; di potervisi quasi trovare "dentro". Ieri un manipolo di giornalisti italiani (tutti doverosamente forniti dei suddetti occhiali) ha visto in anteprima trenta minuti del film, che uscirà solo nell'aprile del 2009 in 500 sale americane e, da noi " oltre che in quelli normali ", negli unici sessanta cinema già dotati del doppio proiettore necessario a concretizzare la magia. Una magia in cui il "mago" della Dreamworks crede ciecamente. «Non si tratta infatti del 3D dell'epoca di mio padre; di quei ridicoli occhialetti di cartone, cioè, che negli anni 50 fornivano effetti primitivi. Questi sono ultrasofisticati, leggeri e grazie alla tecnologia digitale danno l'impressione di essere imbarcati sul Titanic; di trovarsi faccia a faccia con King Kong». Mostri contro Alieni ironizza sul terrore umano per gli Ufo: quando gli alieni minacciano il pianeta, il presidente degli Starti Uniti decide di liberare alcuni mostri che, anni prima e nel più assoluto segreto, gli uomini avevano imprigionato per motivi di studio. «Dall'anno prossimo tutti i nostri film saranno pensati e realizzati in "intru 3D"; anche quando dovranno essere proiettati col sistema tradizionale, perché pensiamo che in un paio d'anni tutti i film del mondo lo saranno " annuncia Katzenberg ". Il 3D, infatti, neutralizza la pirateria (è impossibile videoregistrarne le immagini) e richiede un aumento dei costi di realizzazione di solo il 10 per cento». Ancora tradizionalissimo invece, nelle abituali due dimensioni, il cartoon Dreamworks che uscirà il 19 dicembre: Madagascar 2. Ovvero il seguito dell'episodio che vedeva uno squinternato gruppo di animali fuggire dallo zoo di New York per tornare alle origini; mentre stavolta gli stessi dal Madagascar giungeranno fortunosamente in volo fino al vero e proprio continente africano. «Fin dall'inizio Madagascar è stato concepito come un racconto in tre capitoli» spiega Katzenberg, confermando che presto avremo un Madagascar 3. «E, certo, in questo sequel i personaggi hanno già subito una trasformazione " commenta Ben Stiller (voce originale di Alex il leone; mentre quella italiana è del comico Ale) ". Prima dovevano combattere contro la paura e per la sopravvivenza. Ora invece coi sentimenti, visto che in Africa ritroveranno i genitori perduti».