Agorà

Atletica leggera. È grande Italia agli Europei

sabato 8 giugno 2024

Marcel Jacobs, medaglia d'oro nei 100 metri

Tre ori, due argenti e un bronzo: sono questi i doni che portano in dote gli azzurri agli europei di atletica. Il metallo più prezioso se lo caricano sulle spalle Marcel Jacobs, Leonardo Fabbri e Lorenzo Simonelli: I velocista lombardo si è confermato l'uomo più veloce d'Europa con un ottimo 10"02 nei 100 metri. Secondo posto per Chituru Ali (10"05). Molto bene anche Fabbri. Il lanciatore fiorentino, infatti, è riuscito a gettare il suo peso a 22,45 metri, una misura che gli permette di mettersi in testa la corona di campione d'Europa precedendo il croato Mihaljevic e il polacco Haratyk, a completare il podio. «Ora però voglio battere gli americani, in una grande gara. E ancora non sono al top, devo continuare a lavorare e avere fiducia», dice Fabbri (vicecampione del mondo in carica) dopo la gara alludendo anche ai Giochi di Parigi.
Nei 110 ostacoli il romano Lorenzo Simonelli, già autore di un'ottima prestazione in semifinale, “fulmina” tutti correndo in 13"05, in testa dall'inizio alla fine. Il suo è il secondo tempo mondiale dell'anno, e il nuovo primato italiano, e lo proietta verso i Giochi di Parigi. Per lui, 22enne nato in Tanzania ma cresciuto nella Capitale dove vive all'Eur, grande appassionato di basket come il capitano della nazionale “Gimbo” Tamberi, è particolarmente bello aver vinto in casa.
È invece un salto d'argento quello che vede protagonista Mattia Furlani, 20 anni e un futuro luminoso davanti. La misura arriva subito, al primo tentativo, da 8,38 metri che vale il record mondiale under 20, migliorando di due centimetri il primato, già suo. Step by step, passo dopo passo, proprio come la sua rincorsa. Una sfida, quella con Miltiadis Tentoglou, campione olimpico in carica, che ha appassionato il pubblico: ancora troppo forte il greco, capace di stabilire - e subito dopo eguagliare - il record dei campionati con 8,65. Furlani lo ha aspettato, ha battuto le mani per lui, poi hanno atteso insieme il risultato. Un campione anche nei comportamenti, nonostante la sua giovanissima età. «È stata la gara più bella della mia vita. Si può fare molto meglio, con il tempo e lavorando bene questi aspetti arriveranno. Oggi è stato un grande test, bisogna continuare su questa strada», le sue parole subito dopo l'argento conquistato. Un altro sorriso arriva invece con la marcia.

Dopo la doppietta firmata Palmisano-Trapletti, ecco un'altra gioia in un Europeo sempre più a tinte azzurre. Stavolta a salire sul podio è Francesco Fortunato; per il marciatore di Andria arriva un bronzo, dietro l'oro Karlstrom e l'argento McGrath, ottenuto con la miglior prestazione stagionale in 1.19:54, e un sorriso sul traguardo a sventolare la bandiera italiana che la dice lunga sul reale valore di questa medaglia.