APELDOORN (OLANDA) Il Giro olandese parla subito olandese. Tom Dumoulin rispetta i pronostici e veste i comodi panni del “profeta in patria”, spinto dall’entusiasmo del pubblico e dal re Guglielmo Alessandro, che ha seguito lo specialista della crono dall’ammiraglia del team della “farfalla di Maastricht”, così viene chiamato dai suoi aficionados Dumoulin. Era il logico favorito della vigilia al pari di Fabian Cancellara, rallentato però da una brutta forma influenzale (solo 8°), così Dumoulin ha inghiottito i 9,8 km della cronometro di Apeldoorn in 11’03’’, a una media di 53,213 km/h. Battuto per un centesimo di secondo lo sloveno Primož Roglic. Migliore degli italiani un Moser: Moreno, nipote di Francesco e figlio di Diego, che ha chiuso la prima prova di questa 99° edizione del Giro d’Italia facendo registrare il 6° tempo a 12’’ dalll’olandese. In chiave classifica generale, Vincenzo Nibali può sorridere. Il campione d’Italia ha fatto registrare il 16° tempo, che gli ha consentito di rosicchiare 5’’ a Valverde e ben 21’’a Landa, i rivali diretti nella corsa al Giro. Oggi spazio ai velocisti: da Arnhem a Nimega, 190 km sostanzialmente pianeggianti, con l’incognita del vento.
© RIPRODUZIONE RISERVATA In Olanda la prima maglia rosa all’olandese. Crono ok per Moser 6°, Nibali c’è, sedicesimo davanti a Valverde e Landa Tom Dumoulin