Agorà

Antico Egitto. Scoperta la tomba di Idy: doppio sarcofago a 15 metri di profondità

Erica Vailati mercoledì 2 ottobre 2024

Il sarcofago di Idy

Due sarcofagi uno dentro l’altro, ricoperti sia all’interno che all’esterno di geroglifici sul viaggio nell’aldilà, sono stati ritrovati in una camera funeraria nella regione di Assiut, a 300 chilometri a nord di Luxor. La morta è una donna di nome Idy, unica figlia del nomarca conosciuto come Djefai-Hapi I, governatore di Assiut sotto Sesostri I. Il faraone regnò nella seconda metà del XIX secolo a.C., dal 1960 al 1916 a.C. secondo alcuni studiosi, dal 1956 al 1910 a.C. secondo altri.

La tomba di Djefai-Hapi I, governatore di Assiut - Ministero del Turismo e delle Antichità egiziano

La scoperta è avvenuta durante una missione archeologica egiziano-tedesca organizzata dall’Università di Sohag e da quella di Berlino. Il gruppo di ricercatori ha individuato le bare mentre stava ripulendo la tomba del nomarca, nota per essere la più grande tra quelle costruite all’epoca per i funzionari non appartenenti alle famiglie reali. Caratteristica che indica l’importanza di Djefai-Hapi, appartenente alla XII dinastia, come governatore regionale nell’Antico Egitto.

Durante la pulizia del pozzo gli archeologi hanno trovato la camera funeraria a una profondità di circa 15 metri. La bara più piccola è lunga 2,30 metri, quella più grande 2,62, entrambe ben conservate. Sulle casse sono riportati i Testi dei Sarcofagi, che contengono le formule per il viaggio nell’aldilà. Da questi testi, risalenti al Medio Regno, deriva il più ampio ed elaborato Libro dei Morti.

Scritte e decorazioni sul sarcofago - Ministero del Turismo e delle Antichità egiziano

A rendere particolare questa scoperta, però, è il tipo di sepoltura. Nel Medio Regno era raro disporre un sarcofago dentro l’altro, soprattutto nel caso di tombe non reali. Tale pratica diventò più comune a partire dal Nuovo Regno. Oltre alle bare, sono stati ritrovati anche il coperchio del sarcofago più piccolo, una scatola con i vasi canopi – in cui erano originariamente conservati gli organi mummificati della defunta – e delle statuette in legno.

Una delle statuette in legno ritrovate insieme al sarcofago - Ministero del Turismo e delle Antichità egiziano

Dagli studi preliminari è emerso che la camera funeraria è stata anticamente depredata da ladri che hanno rimosso la mummia della donna e frantumato i vasi canopi. I ricercatori hanno anche effettuato i primi esami del cranio e delle ossa rimanenti, arrivando alla conclusione che Idy sarebbe morta prima dei 40 anni e che avrebbe sofferto di un difetto congenito al piede. Come sottolineato da Mohamed Ismail Khaled, segretario generale del Consiglio supremo delle Antichità, successive operazioni di pulizia e analisi potranno rivelare ulteriori informazioni non soltanto sulla defunta e sul nomarca, ma anche sulla XII dinastia e sul periodo storico in cui vissero.

La camera funeraria in cui è stato ritrovato il doppio sarcofago - Ministero del Turismo e delle Antichità egiziano