Rai 3. Al via la quarta stagione, i "Dottori in corsia" donano speranza
Un frame della trasmissione "Dottori in corsia"
Nove nuove puntate per raccontare ancora una volta i 'miracoli' che la medicina e la scienza compiono ogni giorno all’interno dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù: domani, alle 23.15, prende il via su Rai 3 Dottori in corsia, la docu-serie di Simona Ercolani giunta alla quarta stagione, ancora una volta con la voce narrante di Federica Sciarelli. Rispetto al passato, questa volta la Stand by me, la società che produce la serie insieme a Rai Fiction, ha avuto un bel po’ di difficoltà in più, causate dall’emergenza Covid.
Le riprese delle nuove puntate sono state, infatti, realizzate, nel 2020: «Abbiamo girato da gennaio a fine anno – racconta Ercolani –. Poter realizzare una produzione così delicata in un momento difficile e complicato come quello attuale è per noi motivo di orgoglio e di riconoscenza nei confronti di tutto il personale del Bambino Gesù. Viviamo ogni edizione di questa serie come un’occasione per imparare: quest’anno senza dubbio abbiamo appreso il valore della speranza».
Una speranza come quella di Mattia, uno dei due protagonisti della prima puntata, diciassettenne romano che, sulla strada per diventare campione di pentathlon, ha trovato un ostacolo difficile da superare: l’epilessia, insorta quando aveva quattordici anni e risolta solo dopo tre anni di crisi e di paura grazie a un delicato intervento chirurgico. Una speranza, come quella di Davide e dei suoi genitori (anch’essi protagonisti della prima puntata) che hanno lottato per nove anni per poter dare al figlio una vita diversa da quella cui le malformazioni scoperte alla nascita lo avrebbero condannato.
Una storia in cui a scrivere il lieto fine è stato papà Luigi che a Davide ha donato uno dei suoi reni. Una speranza, ancora, come quella di Laura, Francesco, Fabiano, Edoardo, Cristian e Valerio e di tutti i bambini e i ragazzi protagonisti di questa quarta stagione che ci porterà nei reparti di cardiologia, chirurgia neonatale, epatologia, reumatologia, neurologia, nefrologia, terapia intensiva, e nel centro Covid della sede del Bambino Gesù di Palidoro.
Come sempre, vedremo il racconto delle storie dei pazienti insieme alle testimonianze dei genitori e dei medici, impegnati tutti insieme nella lotta a patologie serie e, molto spesso, rare. Realtà dure, inutile nasconderlo, da guardare però sempre, ed è questo il messaggio di Dottori in corsia, con uno sguardo di speranza. Per questo, come di consueto, contemporaneamente alla messa in onda delle puntate sul portale www.ospedalebambinogesu. it saranno pubblicati articoli e approfondimenti sulle patologie affrontate di volta in volta. E lo stesso accadrà attraverso i canali social dell’Ospedale con l’hashtag #Dottoriincorsia. Il ritorno della docu-serie è motivo di orgoglio per la presidente del Bambino Gesù, Mariella Enoc, per la quale «la nuova produzione con Stand by me e Rai si conferma come espressione di autentico servizio pubblico».
A proposito delle difficoltà causate dalla pandemia, Enoc aggiunge: «Mi auguro che le famiglie che seguiranno le storie della quarta serie di Dottori in corsia possano cogliere il messaggio molto importante di non trascurare i controlli per timore del virus e di continuare a cercare con fiducia le cure in ospedale. È un ambiente in grado di accoglierli in tutta sicurezza e con la professionalità di sempre». Va detto, a questo proposito che, nonostante le difficoltà dovute alla pandemia, l’Ospedale non ha mai interrotto né limitato la sua attività anche nei casi più difficili. Ne sono un esempio le storie di due bambine sottoposte a trapianto lo scorso marzo, in pieno lockdown.