Agorà

Calcio. Europa League, la Roma beffata in finale, ai rigori, dal Siviglia

Redazione Sport giovedì 1 giugno 2023

Una serata triste per la Roma, battuta ai rigori dal Siviglia nella finale della Europa League

A Budapest la Roma scivola sul tetto d’Europa, la finale è del Siviglia. Non è la Champions, ma neanche la Conference, si tratta dell’Europa League e mister “tituli” Mourinho, alias “asso di Coppe” questa volta non la rivince (lo aveva fatto nel 2017 con il Manchester United).

Eppure era cominciata bene per la Roma con Dybala che lo ripagava della fiducia senza fine: la Joja stringe i denti per esserci e al 34’ piazza un colpo da biliardo che manda in visibilio i tifosi giallorossi. Roma brava e fortunata, specie nel primo tempo quando il Siviglia ferito reagisce e prende un palo clamoroso con Rakitic.

Ripresa con il Siviglia che sfrutta subito le incertezze della difesa romanista e l’autogol di Mancini regala il pareggio agli spagnoli. Il Siviglia reclama per un rigore su Ocampos. Il signor Taylor ricorre al Var e giudica regolare il contatto con Ibañez. Sospiro di sollievo per la Roma che a sua volta chiede il calcio di rigore per un cross di Spinazzola che Fernando tocca con la mano che però è attaccata al corpo.

Un brivido prima del fischio dei 90 minuti regolamentari (più 6 di recupero). Belotti calcia al volo su assist di punizione battuta da capitan Pellegrini e la conclusione esce di un soffio dal palo destro difeso da Bono. Si va ai supplementari con le squadre stanche che si affrontano come due pugili un po’ sulle gambe che resistono a 23 minuti di recupero complessivi. La traversa di Smalling porta alla lotteria dei rigori dove la spuntano gli spagnoli per 4-1 (5-2).

Settima vittoria di Europa League per il Siviglia che l’ultima edizione l’aveva soffiata sempre a un’italiana, l’Inter di Conte nel 2020 che perse 3-2 per un autogol di Lukaku. La storia si ripete con l’uomo del triplete nerazzurro che perde la sua prima finale e si deve inchinare alla formazione di José Luis Mendilibar che, a 62 anni, vince il suo primo titolo in carriera.