Il senso del viaggio, dell’essere in cammino, del pellegrinaggio è sempre stato uno dei fondamenti della tradizione cristiana. Le strade del sacro hanno dato luogo nel tempo ad una mappa che riguarda il mondo il mondo intero, che contempla moltissimi santuari, alcuni molto conosciuti e visitati, altri più legati al territorio, anche se hanno una loro specifica unicità. Con i racconti che pubblicheremo da domenica, 26 luglio, tutti i giorni, fino a domenica, 30 agosto vogliamo percorrere alcune strade di questa mappa, attraverso una serie di racconti dedicati ai santuari nel mondo, scelti da 30 scrittori, che sono anche saggisti di rilievo, giornalisti, narratori, poeti e anche attori come nel caso di Paola Pitagora. Questi racconti non vogliono rappresentare una scelta di merito, vale a dire non indicano i santuari più significativi di questa ipotetica mappa, ma indicazioni personali legate anche a valori affettivi, metafisici, artistici, in modo da dare al lettore la possibilità di conoscere attraverso un’altra ottica santuari visitati, anche più volte, ma anche quella di far scoprire mete diverse, che hanno poco richiamo, magari a livello internazionale, ma anche l’occasione per una consuetudine alla ricerca, soprattutto di ciò che non si conosce. È un’occasione, quindi, quella che proponiamo ai nostri lettori in questi mesi estivi, per compiere un viaggio su carta, tra le parole e nella devozione, insolito e curioso che attraversa tutti i continenti, dall’Africa, presentando la Nuova Gerusalemme di Lalibela in Etiopia e il Santuario dei Santi Martiri d’Uganda all’Asia con il Santo Sepolcro di Gerusalemme, una tappa in Armenia, il San Tommaso di Mylapore in India e i santuari dei cristiani nestoriani in Cina. C’è anche l’America con la Rothko Chapel, a Houston, negli Stati Uniti, il Santuario di San Lazzaro a Cuba, la Vergine di Guadalupe in Messico e la Virgen de Capocabana in Bolivia. Molte le presenze per quanto riguarda l’Europa, da Lourdes a Fatima, santuari per eccellenza, ma anche Montserrat e Santiago de Compostela in Spagna, la Salette, il santo Curato D’Ars e Mont SaintMichel in Francia, il Gesù Bambino di Praga in Cecoslovacchia e la Madonna di Czestochowa in Polonia, il Purgatorio di San Patrizio in Irlanda e la Lavra della Trinità di San Sergio in Russia. Molte sono state le scelte di «luoghi del sacro» situati in Italia, in una varietà che però ha permesso di rappresentare vari modi di intendere la devozione, legati alle varie zone del nostro paese, dal Sacro Monte di Varallo fino ai Santuari della pianura lombarda e all’abbazia di Praglia, in Friuli e al Santuario, «di confine», di Lussari. Dal Lazio, dove troviamo invece il Santuario del Divino Amore e quello di Vallepietra, arriviamo invece ad un «viaggio sentimentale» tra i santuari del nostro Meridione. E’ una mappa, non certo esaustiva, ma ricca di curiosità. Ad esempio, scorrendo l’elenco dei santuari scelti, è subito evidente quanto sia forte ancora la tradizione mariana. Ciascun santuario viene letto dai nostri scrittori nei modi e attraverso le strutture letterarie che gli sono più congeniali, da quella della cronaca di viaggio a quella della fiction pura, passando attraverso i ricordi personali o legati alla propria famiglia: modi diversi per raccontare l’aria spirituale, la bellezza paesaggista o architettonica del luogo, per tracciare ritratti della varia umanità che si incontra su queste strade e del modo in cui vive la devozione in quel luogo preciso. Ogni racconto restituisce una storia intensa, legandola alle tradizioni del santuario, in un connubio stretto tra la vicenda personale e la simbologia storica e popolare del santuario stesso. Questa serie di racconti nasce nel solco di una tradizione letteraria che ormai vanta molti esempi di scrittori che hanno approfondito gli aspetti legati alla devozione e ai santuari più conosciuti. Basti pensare a quanto sia ancora vivo l’interesse per Luordes che è stata raccontata da scrittori del calibro di Huysmans, Werfel, Chesterton e dal nostro Mario Soldati e che riesce ad affascinare una scrittrice discussa come Alina Reyes di cui Guanda ha da poco pubblicato La ragazza e la Vergine, una storia di Bernadette che passa anche attraverso la ricerca spirituale della scrittrice, nel paese dove avvennero le apparizioni. Altri artisti hanno legato la loro ricerca, artistica e di fede, all’emblema di un santuario: un nome su tutti quello di Giovanni Testori, che ha legato la sua immagine allo studio e alla rivalutazione dei grandi sacri monti alpini del Nord Italia.