Video. La tv sul telefonino: è boom di "cell-spettatori"
Non è proprio come vedere la televisione nel salotto di casa. Ma tant’è... La tv sul telefonino piace sempre di più alle famiglie italiane. E si allarga la platea dei “cell-spettatori” che amano guardare in streaming – seppur su uno schermo di gran lunga più piccolo di quello domestico – una partita, un tg, un film, una diretta ovunque una persona si trovi, magari mentre si è in viaggio o in giro. Sono milioni i telespettatori “tradizionali” della Penisola che hanno scaricato su telefonini e tablet le app messe a disposizione da emittenti, compagnie telefoniche o multinazionali dell’audiovisivo.
Che la tv “mobile” sia una delle nuove frontiere del piccolo schermo, lo dicono anche i dati. Dal rapporto Q2 Video Index dalla società californiana Ooyala, che ha passato al vaglio più di 3,5 milioni di video visti su Internet nel mondo, emerge che ormai la metà dei filmati online viaggia sui dispositivi portatili. In pratica il telefonino ha scalzato anche il computer fisso quando si tratta di guardare un video. Una tendenza che rispetto al 2014 è cresciuta addirittura del 203%.
Di fronte alla nuova tv in tasca, anche le reti televisive hanno scelto di scommettere con maggiore convinzione sulle app per catturare il pubblico e raggiungerlo in ogni momento. La Rai ha rinnovato la sua applicazione che da qualche settimana non si chiama più Rai Tv bensì Rai Play. «Diamo agli italiani un servizio in più che include la possibilità di guardare i programmi quando vogliono, anche quelli che in quel momento non sono in onda», ha spiegato il direttore generale Antonio Campo dall’Orto presentando la piccola rivoluzione targata viale Mazzini. L’inizio è stato tormentato per i ripetuti problemi di istallazione nei device e solo da qualche settimana l’app funziona. Con Rai Play si è svincolati dal palinsesto e si passa subito alla divisione per argomenti. L’applicazione include i 14 canali della televisione di Stato in diretta streaming, la guida per consultare la programmazione, la possibilità di rivedere le trasmissioni che si sono perse e quella di accedere a una vasta proposta di serie, fiction, film, documentari, concerti in onda sulle reti Rai. Poi, attraverso la registrazione gratuita, è possibile visualizzare un contenuto in piena libertà o riprenderne la visione. Inoltre è disponibile l’opzione “Guarda offline” per salvare i programmi e vederli anche quando non c’è la connessione a Internet.
Sul versante Mediaset le app sono più di una: c’è quella che ha il semplice nome Mediaset per vedere le dirette; c’è Mediaset on demand per rivedere le trasmissioni andate in onda; e c’è Premium Play che a pagamento propone film, serie, fiction, sport e un catalogo di titoli a scelta.
Anche Sky punta sui “cell-spettatori”. È stata appena rinnovata l’app Sky Go che conta oggi 2,2 milioni di clienti attivi (sebbene sia riservata agli abbonati). E poi è nata Sky Go Plus che offre nuovi modi di vedere i canali del colosso satellitare: si va da “Download & play” che consente di scaricare i programmi preferiti e guardarli anche offline ai comandi “Restart”, “Pausa” e “Replay” sui programmi in diretta per farli ripartire, interromperli o rivederli, compresi i notiziari o le gare sportive. Inoltre raddoppiano i dispositivi abilitabili: da due a quattro. «Tutte le innovazioni Sky scaturiscono dalla volontà di dare valore al tempo libero con le migliori tecnologie e la massima semplicità d’uso», ha sottolineato il responsabile commerciale Pietro Maranzana. Il gruppo Murdoch ha anche analizzato quali generi televisivi siano più apprezzati dagli spettatori via telefonino e tablet. Più della metà guarda soprattutto le serie tv; a seguire gli eventi sportivi che vengono centellinati in diretta anche per strada, spiegano da Sky. Sarà davvero questo il futuro della televisione?