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IL FESTIVAL DELLA CANZONE. La Clerici: «Sanremo sarà una festa» Ma si teme il flop

Massimo Gatto giovedì 28 gennaio 2010
Tutti in Riviera fanno finta di niente. Sorridono a fotografi e telecamere e ripetono a chiunque li incontri che «sarà una grande annata». Eppure l’edizione numero 60 di Sanremo, dal 16 al 20 febbraio, sta preoccupando non poco Comune, Rai e investitori pubblicitari. Sotto sotto, la domanda è sempre la stessa: «Ce la farà Antonella Clerici a bissare le fortune di Bonolis o il Festival precipiterà ai livelli del 2008?». Da neofita di vecchi scarponi e papaveri e papere il direttore di Raiuno Mazza ieri al Teatrino del Casinò ha ammesso «di aver cercato innanzitutto delle certezze a cui aggrapparsi per pianificare questo mio primo Sanremo». E l’ha fatto arruolando gente di provata esperienza come lo scenografo Gaetano Castelli, il regista Duccio Forzano, lo staff autorale della passata edizione condotta da Paolo Bonolis, sperando riesca a bissare il successo del 2009.«Abbiamo resistito alla tentazione del revival per puntare sui giovani. Ecco perché l’età media dei partecipanti è più bassa di quella degli anni passati» assicura il direttore artistico Gianmarco Mazzi prima di tirar fuori di tasca la lista degli ospiti e dare ufficialità ai si dice della vigilia. Prima serata nel segno di Paolo Bonolis e Luca Laurenti, salvatori della manifestazione lo scorso anno dopo il naufragio d’ascolti del 2008, anche se la più attesa è sicuramente Susan Boyle, fenomeno planetario grazie agli oltre 7 milioni di copie vendute dal suo celebrato album di debutto I dreamed a dream. Ma alla puntata di martedì parteciperà pure Antonio Cassano, voluto personalmente da Antonella, memore dei suoi trascorsi di giornalista sportiva. «Cassano non è un ragazzo facile, ma ha un grande cuore e vorrei proprio farvelo conoscere com’è sotto quella maschera da sbruffone che indossa ogni tanto». Ancora nel campo delle ipotesi le presenze di Peter Gabriel e Lady Gaga, mentre è sicuro la convocazione di Cristiana Capotondi, decisa a rilevare il ruolo di Romy Schneider nel remake di Sissi. Le vendite dell’ultimo cd di Robbie Williams Reality killed the video star sono ancora ben al di sotto delle aspettative e così mercoledì l’ex Take That arriva all’Ariston per impreziosire una seconda serata segnata dalle presenze pure di sua altezza Rania di Giordania, dell’eroina di Avatar e Lost Michelle Rodriguez, di Raoul Bova e delle ballerine del Moulin Rouge. Meno definita la serata del giovedì che conta però sui nomi di Christian De Sica, del deejay Bob Sinclair e della banda dell’Arma dei Carabinieri. Nubi di natura economica sull’omaggio alla storia del Festival del venerdì. Elisa è la sola ad aver già detto di sì e si confronterà con Canzone per te, pezzo che nel ’68 fruttò la vittoria a Sergio Endrigo. Tutti gli altri sono in trattativa. Stessa sera per i Tokyo Hotel e per i duetti dei semifinalisti con ospiti. La finalissima vedrà la Clerici accanto a Costanzo, in riviera tutta la settimana per condurre il "question time" di mezzogiorno (pare con moglie al seguito). È il ritorno del conduttore di Bontà loro su RaiUno. «Avevamo invitato pure Pippo Baudo, ma ha preferito declinare la proposta» spiega la conduttrice. Alla serata parteciperanno pure Lorella Cuccarini, a Sanremo per promuovere il suo nuovo musical Il pianeta proibito e i ballerini che avrebbero dovuto accompagnare Michael Jackson nel suo ultimo show. Danzeranno per onorare la memoria dell’eroe di Billie Jean, ma anche per far rumore l’arrivo nei negozi del dvd tratto dal fortunatissima pellicola This is it perché, come dicono gli inglesi «emotion is promotion».