L'olandese
Tom Dumoulin, la "farfalla di Maastricht", è la
prima maglia rosa del Giro d'Italia 2016. Il ciclista del team Giant Alepcin ha vinto la
cronometro individuale di 9,8 km di
Apeldoorn, in
Olanda,
rispettando il pronostico della vigilia e mandando in visibilio
i suoi concittadini.
L'olandese ha coperto la distanza in
11'03", lo stesso tempo dello sloveno
Primoz Roglic (Lotto
Nl-Jumbo), e così a decidere sono stati i centesimi di
secondo, favorevoli a Dumoulin.
Terzo gradino del podio per il
costaricense
Andrey Amador (Movistar), a 6". E visto gli 11
secondi di vantaggio sullo sprinter Marcel Kittel, è probabile
che anche domani - tappa riservata ai velocisti - Dumoulin
riesca a tenere la maglia rosa.
Tra i favoriti per la vittoria finale del Giro 2016,
Vincenzo Nibali ha preceduto di 5 secondi lo spagnolo Alejandro Valverde (team Movistar) e di 21 secondi
Mikel Landa (team Sky), anche lui spagnolo e fino a qualche mese compagno di squadra di Nibali all'Astana. Domani la seconda delle tre frazioni in Olanda, la Arnhem-Nijmegen di 190 chilometri.
Domani la seconda tappa Con la tappa gemella del
giorno dopo costituisce una ghiotta occasione per velocisti
questa
Arnhem - Nijmegen, 190 km in linea in programma domani,
in un Giro che man mano vedrà aumentare il grado di difficoltà
per chi non ama vedere la strada impennarsi.
Si corre su strade buone e pianeggianti, ma rese insidiose da
strettoie e rotatorie. Occhio all'incognita vento che potrebbe
rappresentare un fastidio. Ci sarebbe in realtà anche un premio
della montagna di 4/a categoria collocato a 96 metri, a Berg en
Dal, al termine di una piccola salita di un chilometro. Poca
cosa per pensare che possa fare selezione, ma abbastanza per
assegnare la prima maglia azzurra. Lungo la strada villaggi,
saliscendi, ponti, dossi e rotatorie. Da segnalare anche il
passaggio lungo una pista ciclabile al km 90, laddove c'è un
restringimento della strada, e si sconfina in Germania sia pure
per pochi chilometri.
Una volta arrivati a Nijmegen due giri nel circuito cittadino
prima della prevedibile, e probabilmente inevitabile, volata
finale. Sia Arnhem che Nijmegen sono all'esordio come città di
tappa del Giro.