Scomparso a 105 anni. Chi era il colonnello Volpi, decano dei piloti italiani
Per gentile concessione dell'Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare
Non saranno mai ali dimenticate quelle di Francesco Volpi, 105 anni, colonnello della Regia Aeronautica durante la seconda guerra mondiale e pioniere dell’aviazione italiana. Il cuore del decano dei piloti si è fermato. Restera' per sempre nella mente e nei ricordi di quanti lo hanno conosciuto, apprezzato e stimato per il suo coraggio.
Ad ogni rinnovo di licenza di volo, per festeggiare il suo compleanno decollava dall’aeroporto Caproni di Trento a bordo di un aereo da turismo per compiere un "passaggio" sopra la sua città. Classe 1914, Volpi, è stato l’unico pilota in Europa e secondo nel mondo che può vantare 80 anni di attività di volo ininterrotto. Il “comandante Volpi”, così lo chiamavano tutti, fu abilitato al pilotaggio su apparecchio S. 81 dal 30 aprile 1936, come fa sapere l’Aeronautica Militare, ottenendo il brevetto di volo nel 1935, a Cameri, su un aereo Caproni Ca.100. Ha prestato servizio come sottotenente pilota a Ferrara e a Vicenza. Poi, in seguito a un incidente motociclistico ha lavorato in alcuni uffici a Trento. Richiamato in guerra, è stato pilota nell'Ala Littoria ed è stato poi assegnato alla 246ª Squadriglia Autonoma dei Servizi Aerei Speciali.
Ha combattuto nel Mediterraneo e in Russia, dove si è guadagnato una medaglia di bronzo al valor militare. Un riconoscimento assegnato per il suo spirito di abnegazione nel prodigarsi incessantemente tra l’aeroporto base e i punti più avanzati del fronte, in momenti di particolare emergenza, per il rifornimento tempestivo alle truppe operanti di materiali urgenti e di grande importanza. Dopo 236 missioni di guerra, al termine del conflitto, ha diretto l'ufficio legale dell'Unione degli industriali prima di Trento e poi di Bolzano. È stato direttore della scuola di volo dell'Aero Club Trento e ha collaborato alla progettazione e alla costruzione dell'Aeroporto Gianni Caproni di Mattarello.
Conseguì nel 1972 l’Abilitazione APNS n. 22 al “1°Corso -Aquila” ed è stato promotore della "Scuola Nazionale di volo in montagna" diringendola fra 1973 e 1974. Nel 2014 ha ricevuto l'Aquila di San Venceslao, la massima onorificenza della Provincia autonoma di Trento. A 100 anni ha rinnovato la licenza da pilota. In quella occasione e gli anni successivi ha festeggiato il compleanno sorvolando la città di Trento.
Nel suo libretto personale si legge: “Il S. Ten Volpi ha iniziato il periodo di addestramento il 1 agosto1938. (……) Elemento molto giovane, ha in sé tutte le doti ed i difetti conseguenti alla sua età: entusiasta del volo e della vita militare, nutre sentimenti buoni e generosi; a volte ha dato occasione a richiami, richiami dovuti però più ad esuberanza del suo temperamento che a mancanza di disciplina e di senso del dovere (…)”.
Volpi è stato decorato con Medaglia di bronzo al Valor Militare l’11 febbraio 1943 con la seguente motivazione: “Ottimo pilota, capo equipaggio di veicoli da trasporto, in tre mesi di intensa attività in ogni circostanza di tempo e luogo, si prodigava brillantemente in una notevole attività di volo, al collegamento dell'aeroporto base con i punti più avanzati del fronte e, in momenti di particolare emergenza, al tempestivo rifornimento alle truppe operanti in materiali urgenti e di grande importanza, confermando dovunque eccezionali doti di navigatori e di pilota, alto senso del dovere e superbe virtù di soldato”. Il suo ultimo volo l’anno scorso, nell’ottobre 2018, all’età di 104 anni. Cieli blu, comandante Volpi