Il centenario. Da Casarsa a Bologna a Roma: in mostra i tanti volti di Pasolini
Pier Paolo Pasolini
Il 5 marzo del 1922 nasceva a Bologna Pier Paolo Pasolini. Nel centenario sono molte le iniziative e le mostre in tutta Italia (e online) che ne raccontano i tanti volti.
Casarsa della Delizia
A Casarsa della Delizia (Pordenone) apre la casa-museo realizzata nell'abitazione dove Pasolini ha trascorso le estati dell'infanzia e gli anni della guerra. Casa Colussi (era infatti della famiglia della madre Susanna), sede del Centro Studi Pasolini, riapre con nuovo allestimento che racconta l'articolata vicenda biografica e culturale del periodo friulano attraverso arredi originali, foto di famiglia, documenti originali, prime edizioni, edizioni rare, lettere.
Una prima sezione del percorso è dedicata alle radici familiari. Seguono le sezioni dedicate all'esordio poetico di Pasolini, che nel 1942 pubblica "Poesie a Casarsa" (del quale sono esposte varie stesure), fino alla raccolta definitiva delle sue poesie friulane, "La meglio gioventù" (1954) e "La nuova gioventù" (1974). Sono esposti anche i "Quaderni rossi", il diario intimo sentimentale che Pasolini iniziò a scrivere nelle primavera del 1946, a penna, su cinque quaderni scolastici dalla copertina rossa.
Nella sezione dedicata al teatro sono esposte fotografie risalenti al 1932, quando Pasolini aveva 10 anni, e alcuni manoscritti come la commedia "La Morteana", di cui Casa Colussi espone la parte sopravvissuta e ritrovata.
Ampia documentazione viene data al Pasolini insegnante, a partire dall'esperimento della scuola di Versuta, borgo vicino a Casarsa da dove i Pasolini erano sfollati nel 1944, forma inedita di educazione popolare in friulano dalla quale si originò la "Academiuta di lenga furlana". Un'ulteriore sezione ripercorre l'attività politica di Pasolini come membro attivo del Partico comunista italiano, con manifesti (spesso in dialetto), articoli di giornale, lettere, minute autografe.
Il Pasolini artista è rappresentato da 25 dipinti, riallestiti in permanenza nella stanza dell'Academiuta, mentre il rapporto di amicizia con artisti friulani come Federico De Rocco, Giuseppe Zigaina, Virgilio Tramontin, Anzil e Renzo Tubaro è documentato in una sala ad hoc.
Alcune fotografie documentano, inoltre, il Pasolini appassionato di calcio in particolare, collocate nella sua stanza con le pareti dipinte a strisce rosso-blu, i colori del Bologna. Altre testimoniano la visita di Maria Callas a Casarsa, documentata da Elio Ciol e rimasta leggendaria nelle cronache del paese. Ancora di Elio Ciol, infine, le foto dei funerali di Pasolini, che si tennero a Casarsa il 6 novembre 1975, con la partecipazione di un'enorme massa di persone.
Bologna
Bologna, dove Pasolini era nato e aveva studiato, celebra il centenario della nascita con la mostra "Folgorazioni figurative", che inaugura i nuovi spazi espositivi del Sottopasso di Piazza Re Enzo.
Il percorso espositivo racconta la costruzione dello sguardo di Pasolini, la sua passione per l'arte figurativa, seguendo gli insegnamenti di un maestro come Roberto Longhi. Realizzata dalla Cineteca di Bologna e curata da Marco Antonio Bazzocchi, Roberto Chiesi e Gian Luca Farinelli, e visibile fino al 16 ottobre, la mostra mette a confronto le immagini della grande tradizione pittorica e quelle dei film di PPP, lungo un percorso cronologico che va dall'esordio di "Accattone" nel 1961 all'ultimo, postumo, "Salò" del 1975.
La Cineteca dedica a Pasolini anche una rassegna, che proseguirà anche ad aprile, con tutti i suoi film, molti in versioni restaurate, alcune in prima assoluta, introdotti da numerosi ospiti, tra cui Marco Bellocchio, Gianni Amelio, Alice Rohrwacher, Ascanio Celestini, Margherita Caruso e Giacomo Morante (la Madonna e il san Giovanni del Vangelo secondo Matteo). La completa una selezione di opere che hanno segnato e influenzato il cinema di Pasolini, visioni giovanili e ispirazioni (da La passione di Giovanna d’Arco a I figli della violenza, da Roma città aperta a Francesco giullare di Dio), così come le sue filiazioni, film di registi che sono stati a loro volta influenzati da Pasolini (da Lino Brocka a Martin Scorsese, da Bertolucci a Ciprì e Maresco)
Roma
In attesa di una triplice mostra che in autunno racconterà la “sacralità” di Pasolini, la Casa del Cinema di Roma propone una programmazione su Pasolini cineasta. Si comincerà con Pasolini EXTRA, una rassegna realizzata in collaborazione con CSC – Cineteca Nazionale che per cinque giorni, dal 9 al 13 marzo, porterà sullo schermo film, documentari, cortometraggi dedicati al Pasolini documentarista, sceneggiatore e regista. Al termine dell'anno pasoliniano, poi sempre a Casa del Cinema, verrà proiettato l'intero corpus di opere del regista in copie restaurate 35mm disponibili grazie alla collaborazione con Cinecittà.
Oltre alle proiezioni, Casa del Cinema proporrà dal 15 marzo al 15 aprile una mostra fotografica dal titolo “Gli Orienti di Pier Paolo Pasolini. Il fiore delle mille e una notte. Viaggio fotografico di Roberto Villa nel cinema pasoliniano”.
Si propone di ripercorrere l'immaginario pasoliniano, invece, il progetto Alfabeto Pasolini, realizzato dall'Istituzione Sistema Biblioteche Centri Culturali in collaborazione con l'Associazione Culturale Doppiozero. In calendario, a partire da oggi, 20 incontri diffusi in altrettante Biblioteche di Roma Capitale. A questo alfabeto pasoliniano contribuiranno le voci di scrittori ed esperti come Marco Belpoliti, Filippo La Porta, Cristina Battocletti, Stefano Casi, Walter Siti, Stefania Parigi, Emanuele Trevi, Andrea Cortellessa, Marco Antonio Bazzocchi, Chiara Valerio, Alfonso Berardinelli, Dacia Maraini, Walter Veltroni.
Presso l'Aula Odeion del Museo dell'Arte classica a Roma è allestita la mostra fotografica di Mimmo Cattarinich dal titolo "Sul set di Medea". La mostra propone le foto di scena del film, realizzato nel 1969. Organizzata dal Polo Museale Sapienza e dalla Facoltà di Lettere e filosofia in collaborazione con il Dipartimento di Storia, Antropologia, Religioni, Arte e Spettacolo, resterà aperta fino al 2 novembre.
Il programma completo e aggiornato delle manifestazioni a Roma per l'anno pasoliniano è consultabile qui.
Treviso
Pier Paolo Pasolini regista è raccontato anche con l'esposizione "Manifesti per il suo cinema" al Museo Salce di Treviso, che custodisce la più importante raccolta pubblica italiana di manifesti pubblicitari d'epoca. Fino al 3 luglio vengono esposti così i cartelloni e le locandine dei film pasoliniani: “Accattone” (1961), “Mamma Roma” (1962), “Comizi d'amore” (1964), “Edipo re” (1967).
Online
Sui profili istituzionali del Ministero della Cultura è online un video con fotografie di archivio dei "luoghi di Pasolini" e con i ritratti di Pier Paolo Pasolini concessi dalla Fondazione Toti Scialoja. Un racconto per immagini sull'artista e per l'artista narrato attraverso le citazioni tratte dai sui scritti giovanili, 70 scatti fotografici che lo ritraggono in differenti contesti romani, immagini in bianco e nero, fotografie aeree che rievocano luoghi, momenti e paesaggi lontani: i bombardamenti a Casarsa durante la seconda guerra mondiale, Monteverde a Roma negli anni '50, la Torre di Chia nel 1974 e 1975, l'Idroscalo di Ostia nel 1975, anno della sua tragica scomparsa.