Agorà

SECONDA GIORNATA. Calcio, sembra già una sfida Inter-Juve

lunedì 31 agosto 2009
La Juve si candida prepotentemente al ruolo di anti-Inter. Alla straordinaria prestazione dei nerazzurri, che sabato sera hanno travolto il Milan con un netto 4-0, ha risposto ieri la formazione di Ciro Ferrara con una prova forza all'Olimpico, dove uno strepitoso Diego annichilisce la Roma. Inutile il gol del momentaneo pari di De Rossi, l'ex Werder Brema trascina i suoi al 3-1 dove trova gloria anche l'altro colpo di mercato bianconero, Felipe Melo, autore della rete che ha chiuso i conti. Juve a punteggio pieno assieme a Sampdoria, Genoa e Lazio. I blucerchiati, dopo aver espugnato Catania, si ripetono anche a Marassi dove superano l'Udinese 3-1. Apre le marcature il solito Pazzini, raddoppia Mannini, firma il tris Cassano, che poi fallisce pure un rigore. In mezzo la terza rete stagionale di Di Natale.Successo di misura per il Genoa, che espugna Bergamo con un gol a fine primo tempo di Moretti lasciando l'Atalanta a zero punti, mentre la Lazio vince in rimonta sul campo del Chievo con le prime reti in biancoceleste del "Jardinero" Cruz. Dopo il vantaggio di Pellissier, l'ex interista pareggia i conti dal dischetto e nella ripresa completa l'opera regalando ai suoi il secondo successo, arrivato nonostante l'espulsione di Cribari al 14' della ripresa. Bene anche la Fiorentina, che contro il Palermo soffre ma ha la meglio grazie alla nuova prodezza di Jovetic mentre il Parma, nel giorno della presentazione di Zaccardo, raccoglie il suo primo successo stendendo il Catania con Galloppa e Paloschi (di Biagianti la rete del provvisorio 1-1). Grande Napoli al San Paolo. Un super-Quagliarella (doppietta) e il ritrovato Hamsik trascinano i partenopei al successo sul Livorno a cui il gol di Cristiano Lucarelli non basta per evitare il ko contro l'ex Donadoni. Bel colpo infine per il Siena, che espugna il "Sant'Elia" con un Calaiò in grande spolvero. Suoi i primi due gol che mettono al tappeto il Cagliari, che prova a rialzarsi grazie al rigore trasformato da Jeda prima che Reginaldo metta in cassaforte i tre punti.