La Uefa abolirà, a partire dalla prossima stagione e in tutte le sue competizioni per club, la regola del gol in trasferta dal valore doppio. Si tratta di una vera e propria rivoluzione nel mondo del calcio europeo perché proprio con questo criterio, introdotto per bilanciare il presunto vantaggio della squadra ospitante, molto spesso si rivelava decideva quale era la compagine che passava il turno il turno. La regola del gol in trasferta caratterizza le competizione per club europee dal 1965 e, ultimamente, spesso era stata messa in discussione dagli addetti ai lavori.

"L'impatto della regola ora va contro il suo scopo originale perché, di fatto, dissuade le squadre di casa, specialmente nell'andata, dall'attaccare, nel timore di concedere un gol che darebbe agli avversari un vantaggio cruciale - ha dichiarato Ceferin nel comunicato - il Comitato esecutivo della Uefa ha perciò deciso che non è più appropriata la visione secondo cui un gol in trasferta pesi più di uno segnato in casa."

Una regola oramai considerata vetusta e dannosa per lo spettacolo, non più adattabile al calcio moderno, in cui il peso del fattore casa è gradualmente sceso negli anni fino a diventare poco determinante. Le statistiche da metà degli anni '70 ad oggi mostrano un chiaro trend in continua riduzione del gap fra il numero di vittorie in casa e in trasferta (da 61% e 19% a 47% e 30%).

Sono diversi i fattori che concorrono all'assottigliamento del vantaggio casalingo. La crescente qualità dei campi e la standardizzazione delle misure, il miglioramento delle infrastrutture degli stadi, maggiori condizioni di sicurezza, aumento della cura degli arbitraggi (e più recentemente l'introduzione di Goal Line Technology e Var), una più ampia e sofisticata copertura televisiva dei match, condizioni di viaggio più confortevoli, un calendario fitto che impone il turnover, e modifiche ai format sono tutti elementi che hanno mutato le condizioni del gioco e di conseguenza ridotto le distanze fra giocare in casa e in trasferta.