Agorà

Il caso. King, il giovane portiere sconfitto dalla depressione

Massimiliano Castellani venerdì 30 giugno 2017

«E chissà quanti ne hai visti e quanti ne vedrai, di giocatori tristi che non hanno vinto mai, ed hanno appeso le scarpe a qualche tipo di muro, e adesso ridono dentro al bar...», cantaFrancesco De Gregori ne “La leva calcistica della classe ’68”. Già, ma CraigKing è un ragazzotto inglese della leva 1997 ed è già costretto ad appenderegli scarpini perchè è l’ennesima vittima del male oscuro nel mondo delfootball. Da noi il caso più eclatante è stato quello di Gigi Buffon che annifa nella sua autobiografia ammise di essere stato ad un passo da smettere digiocare a causa della depressione. La forma depressiva che ha colpito il 20enneportiere del Luton Town (club della quarta divisione inglese) è di quelle chenon lasciano scampo. Non permettono di restare in campo un minuto di più e cosìha parlato con i suoi dirigenti e ha loro comunicato che è già tempo di usciredi scena. Niente più partite alla domenica per Craig, niente più allenamenticon i suoi compagni di squadra e neppure le cene e le birre al pub dopo ognivittoria.

Il Luton Town dice amalincuore: «Rispettiamo in pieno e capiamo la decisione ma speriamo dirivedere un giorno Kinga a Kenilworth Road dove sarà sempre il benvenuto». NelLuton Town, King era entrato da bambino e infatti nella sua lettera di commiatoscrive con la tristezza nel cuore: «Dopo 9 stagioni memorabili ho deciso dilasciare la mia squadra. È stata la decisione più difficile, ma dopo tantenotti senza sonno sono dovuto arrivare a questa conclusione. Da un paio d’annisoffro di depressione, l’ultima stagione è stata molto dura per me e adessosento che è arrivato il momento di concentrarmi per tornare a essere di nuovofelice». Nella vita di ogni calciatore c’è sempre un secondo tempo: il primoper King si chiude qui, ma noi tutti confidiamo nella ripresa, la sua ripresa.