AREZZO Crolla Tom Dumoulin, perde più di un minuto e abbandona, almeno per un giorno, la maglia rosa, che finisce sulle spalle del ventottenne – lecchese di Bellano ma veneto di adozione –, che si aggiudica la tappa e si porta al comando del Giro. L’ottava tappa da Foligno ad Arezzo scrive la storia sublime e stupenda di Gianluca Brambilla. La galoppata dello scalatore dell’Etixx – in fuga già dai primi chilometri con altri dodici – inizia quando finisce l’asfalto dell’Alpe di Poti: 24,8 km di crono solitaria fino al traguardo. Lì crolla Dumoulin, che resta sui pedali quando Valverde apre il gas, quando l’asfalto si fa terra. Nibali pimpante e reattivo dopo la
débâcle di Roccaraso, non perde di vista il corridore murciano, e lo stesso fanno Pozzovivo, Zakarin, Chaves e tutti gli altri uomini da classifica. In verità lo spagnolo Mikel Landa qualche esitazione ce l’ha: va in difficoltà, ma poi rimedia rientrando sui primi. La classifica generale viene stravolta: Brambilla in rosa con 23’’ su Zakarin e 33’’ su Kruijswijk. Valverde è quarto a 36’’ e precede Nibali quinto di 9’’. Oggi la crono del Chianti.
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