I numeri parlano chiaro: Tv2000, l’emittente dei cattolici italiani (canale 28 del digitale terrestre e canale 142 di Sky) funziona. E funziona bene: in poco più di un anno ha raggiunto una media di share dello 0,50%, con una punta, due giorni fa, dello 0,66%: «Per fare colpo su di voi» ha scherzato il direttore Dino Boffo alla presentazione del nuovo palinsesto che si è svolta ieri, soddisfatto perché «una televisione digitale ha successo se si attesta sull’1%. E noi puntiamo ad arrivarci quest’anno». In che modo? Con «una tv dell’ascolto, che guarda negli occhi le persone che avviciniamo, dando loro l’impressione che le stiamo ad ascoltare». Ma, anche, «una tv che comunica con il suo pubblico perché lo conosciamo e sappiamo cosa vuole da noi: abbiamo un’ispirazione cattolica ma non siamo una televisione confessionale». Lo ha dimostrato anche lunedì scorso lo speciale
Di chi è la Chiesa? Il Concilio che stupì il mondo condotto da Gad Lerner in contemporanea su Tv2000 e La 7, per Boffo «un bell’esempio di contaminazione e un esperimento felice per noi e i dirigenti del La 7 tantoché è nato il desiderio di ripetere insieme una serata del genere». Un altro ottimo risultato è il ritorno della pubblicità «che deve esserci a prescindere da ciò che rende, perché ti fa una televisione "normale"» ha aggiunto Boffo. Quest’anno Tv2000 presenta numerose novità accanto ad appuntamenti tradizionali che stanno dando frutti insperati: «mai avrei immaginato di fare il 4-5% di share con il Rosario – confessa Boffo –. E non ho problemi, dai riscontri capillari che abbiamo in tutta Italia grazie alle parrocchie, a sfidare l’Auditel, che non ama le televisioni digitali, a dirci la cifra vera che, per me, è almeno l’8%». Confidando molto su
Romanzo Familiare(«Tra tutti i programmi sulla famiglia fatti finora da Tv2000, è quello che interpreta meglio il nostro spirito perché racconta la famiglia dove e come vive la sua giornata»),
Quel che passa il convento («Sta avendo un notevole riscontro se, ormai, ogni settimana qualcuno porta un prete o una suora nei suoi programmi di cucina»), Boffo anticipa, tra le novità,
La svolta (14 puntate sulla conversione), la serie in 22 puntate sul
Concilio, i documentari "umanisti" e le rubriche culturali su cinema, teatro e libri. Senza dimenticare, naturalmente, il Tg2000 che, come dice Stefano De Martis, direttore delle news, «grazie alla nuova collocazione alle 18.30 ha dato immediatamente ottimi risultati nel giro di neanche un mese. Lunedì scorso ha avuto il 1,71% di share con 212.000 telespettatori per minuto medio, mentre viaggia stabilmente oltre i 150.00 telespettatori. A quanto mi risulta non ci sono tg di tv digitali che si collocano a questo livello». I programmi importanti, comunque non mancano, aggiunge il direttore Boffo :
Vade Retro («sul tema delle presenza demoniache, molto delicato e, dunque, poco trattato in tv»),
Preti a sud sui sacerdoti che lottano nelle periferie e le «specialità del mondo cattolico: che vorremmo spremere perché diano pensiero fresco, un po’ di speranza e voglia di andare avanti». Fra queste lo spazio quotidiano
Nel cuore dei giorni e anche
Gocce di miele che chiude giornata, «una serie di riflessioni utili anche ai non credenti che cercano un senso alla giornata appena finito»). Da gennaio, infine, ci sarà «una serata settimanale con i giovani e per i giovani, in attesa della Giornata Mondiale della Gioventù del prossimo luglio».