Venezia. Al via la Mostra del Cinema. Da Vanessa Redgrave un appello per i migranti
L'attore Alessandro Borghi (Ansa)
Le star americane e i ragazzi delle periferie del mondo, i filmoni hollywoodiani con astronauti, cowboy e regine e i docufilm impegnati, dal Medio Oriente infuocato alla condizione femminile. Ce n’è per tutti i gusti alla 75ma Mostra del Cinema di Venezia che verrà inaugurata ieri sera sul tappeto rosso tra stuoli di fotografi dal gettonatissimo Ryan Gosling nei panni di Neil Armstrong, primo uomo sulla luna (“The first man” di Damien Chazelle, regista di “La la land”).
Anche se la vera apertura sta nel volto tumefatto di Alessandro Borghi che dà umanità a Stefano Cucchi nel film denuncia “Sulla mia pelle” di Alessio Cremonini (film Netflix in sala e online dal 12 settembre), che ha inaugurato stamani la sezione “Orizzonti”. Film accolto da applausi e commozione da giornalisti e pubblico alla presenza della sorella, Ilaria Cucchi. Un film che il regista Cremonini definisce “documentatissimo, rispettoso e non prudente”, mentre Borghi spiega come sia presente anche la fede di Stefano Cucchi “che lo stava aiutando in un momento in cui faticosamente stava cominciando una vita nuova”.
Guarda il video. Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, abbraccia il casta del film «Sulla mia pelle»
Guarda il video di Tv2000. Alessandro Borghi parla di Stefano Cucchi
La realtà sta anche nelle parole della “pasionaria” Vanessa Redgrave che stasera riceverà il Leone d’Oro alla carriera. L’attrice inglese ha lanciato oggi un pesantissimo j’accuse all’Europa sui migranti, cui lei ha dedicato un film da regista: “Tutti i governi d’Europa hanno perso ogni comprensione della realtà nel mondo, hanno perso ogni senso di cose reali per la gente, quindi non possono pensare a cosa significhi essere profugo o una donna che perde il figlio nel mare".
La Mostra, che chiuderà l’8 settembre, si propone di rappresentare una molteplicità non solo di stili, ma anche di piattaforme, compresa la realtà virtuale cui è dedicata un apposito concorso, aprendo il concorso principale anche ai colossi del web come Amazon e Netflix, scelta difesa dal presidente della Giuria Guillermo del Toro, vincitore del Leone d’oro l’anno passato con “La forma dell’acqua”: “L’importante sono le storie”. Infine sarà importantissimo il tema della parità di genere e del ruolo delle donne, al centro anche di due convegni, come ha confermato il presidente della Biennale Paolo Baratta.