C'è una biblioteca segreta in una
cantina di Daraya, sobborgo a sud di Damasco, creata da un gruppo di
giovani per cercare di salvare i libri dalla guerra, in corso in Siria
dal marzo del 2011. Al suo interno ci sono circa undicimila libri
salvati dalle macerie di edifici distrutti, dicono gli attivisti, che
affermano di aver voluto creare un luogo dove la popolazione locale
potesse andare a legge e a studiare. Perché nella cittadina qualsiasi
iniziativa culturale, come anche la frequentazione a scuola, sono
impedite da bombardamenti e scontri sul campo.
Daraya è attualmente sotto il controllo di due gruppi islamici ribelli
che operano all'interno dell'Esercito libero siriano, ovvero l'Ajnad
Al-Sham Islamic Union e la Brigata dei Martiri dell'Islam (Chuhada
al-Islam). Inoltre da tre anni il sobborgo, che sorge vicino
all'aeroporto militare strategico di Mezze, subisce l'assedio
dell'esercito del presidente Bashar al-Assad. "La nostra biblioteca contiene molti libri scritti
in arabo, ma anche in altre lingue. Ci sono molti libri di filosofia e
di teologia", racconta Abu Malek, uno dei giovani che ha contribuito
a dare il via all'iniziativa. "Non avevo più potuto leggere, né
studiare dall'inizio dell'assedio su Daraya - racconta Malek a
France
24 - Molti altri giovani sono nella stessa situazione. Per questo a me
e ai miei amici è venuto in mente di cercare di salvare i libri dalle
macerie di case distrutte. Quando prendiamo i libri, annotiamo dove
sono stati trovati in modo che, dopo la guerra, potremo restituirli ai
proprietari, se vogliono. Siamo anche riusciti a salvare qualche
volume dalle librerie in città, anche se molti sono stati bruciati.
Per noi si tratta di un modo di tutelare la nostra eredità
culturale".
Malek spiega inoltre che è stato "deciso di realizzare la biblioteca
in una cantina in modo da proteggere i libri dalle bombe. Ora abbiamo
trasformato lo spazio a disposizione in modo da renderlo simile a una
vera biblioteca. Ogni libro è catalogato per tema e in ordine
alfabetico. Abbiamo anche provveduto a mettere tavoli e sedie per
creare spazi adatti alla lettura e allo studio". Il giovane dice
quindi che "lavorare a questa biblioteca mi ha davvero aiutato a
trovare un nuovo obiettivo di vita. Prima trascorrevo i giorni tra
l'annoiato e lo spaventato, in attesa di raid aerei. Ora consiglio i
libri alle persone che vengono in biblioteca e parliamo di ciò che
abbiamo letto".