La presentazione. Da Stupinigi a Staffarda, tutti i restauri del Mauriziano
Ampliare percorsi museali e spazi chiusi al pubblico da decenni con percorsi mai resi accessibili e nuove aree dal grande valore storico e artistico. Questo l’obiettivo della Fondazione Ordine Mauriziano, che con un investimento complessivo da venti milioni di euro nel biennio 2023-2024 ha avviato progetti di restauro e consolidato sinergie territoriali per il recupero e la valorizzazione della Palazzina di Caccia di Stupinigi, dell’Abbazia di Santa Maria di Staffarda, della Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso e della Basilica Mauriziana. Alla Palazzina di Caccia di Stupinigi si vuole ripristinare l’originario percorso ad anello che si chiudeva con la sala dove un tempo era esposta la carrozza napoleonica, ora alla Reggia di Venaria ma che presto ritroverà una nuova specifica collocazione in Palazzina. Il complesso progetto di riqualificazione della Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso renderà invece fruibile, per la prima volta nella storia, tutto il complesso monastico destinato alla cura e al rifugio di pellegrini e bisognosi: dalla manica del Corridoio degli Stemmi, alla piccola cappella dell’abate di Montchenu, dal Coro d’Inverno al camminamento con passerella sopra le capriate della navata destra della chiesa, all’Ospedaletto, che sarà trasformato in uno spazio ricettivo di ristoro. All’Abbazia di Santa Maria di Staffarda è stato avviato il progetto di recupero della Manica dei Ricostruttori che ospita decorazioni pittoriche di grande pregio. La Basilica Mauriziana di via Milano a Torino, infine, sarà oggetto nel 2024 di lavori di restauro che porteranno progressivamente alla riapertura della chiesa non solo al culto ma anche alle visite guidate, in collaborazione con la Arciconfraternita dei Santi Maurizio e Lazzaro, ente che attualmente gestisce il bene e custodisce l’archivio della più antica confraternita torinese. Alla Palazzina di Caccia di Stupinigi in particolare, oggetto di restauro recentemente concluso sono stati gli atrii di passaggio laterali e la sala – dove sono stati recuperati gli affreschi del primo Novecento a cura del Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale – e le aiuole del parterre all’esterno, attivando un connubio tra conservazione e valorizzazione nel rispetto della sostenibilità ambientale. Nel frattempo è stato avviato un progetto che porterà al restauro del giardino storico e alla sua riapertura nei primi mesi del 2025 grazie ai fondi del Pnrr. Di prossima partenza è poi il restauro dell’Appartamento del Re Carlo Felice, ambiente integro nell’originalità degli anni del rococò torinese (dopo circa dieci anni di chiusura), con patrocinio della Consulta per la Valorizzazione Beni Storico Artistici e Culturali Torino. Tra i percorsi nascosti, sarà infine riqualificata la Galleria interrata di Levante, da dove si gestiva l’attività che permetteva la vita di corte ai piani superiori, mentre l’appartamento del Re Carlo Felice rientra in un più ampio progetto di restauro dell’ala di Ponente, grazie a un finanziamento di cinque milioni del Ministero della Cultura, attraverso il piano strategico Grandi Progetti Culturali.