L’appetito vien mangiando. Il vecchio adagio si adatta perfettamente ad Arianna Fontana che si mette al collo anche la medaglia di bronzo dei 1500 metri dello short track dopo quella d’argento conquistata nei 500. E la 23enne pattinatrice delle Fiamme Gialle sembra non avere intenzione di fermarsi. «Ho ancora due gare, la staffetta e i 1000, la gara più tosta: voglio combattere anche lì», afferma con la solita grinta dopo aver smaltito la fatica e lo stupore per un podio quasi inaspettato: «Non ci credevo. Portare a casa un bronzo nei 1500 è incredibile, ero già soddisfatta della qualificazione in finale. Giro dopo giro, la medaglia era sempre più vicina, anche se non sentivo più le gambe».
La giovane campionessa valtellinese guarda al futuro, ma non solo a quello immediato sulla pista di Sochi. Nei giorni scorsi aveva minacciato di appendere i pattini al chiodo nel caso avesse dovuto rinunciare al suo staff tecnico. Davanti ad una simile performance il presidente del Coni, Giovanni Malagò, non poteva che sbilanciarsi per riaprire i termini dell’accordo con i canadesi Karen Gouadec ed Eric Bedard dicendosi pronto a fare il possibile per «mettere Bolognini nelle condizioni di accontentare» la Fontana e il presidente della federghiaccio Bolognini ha incassato con un orgoglioso «Così ci siamo».
Come nei 500 metri anche questa finale dello short track è stata scompigliata da una caduta ma non ha impedito alla cinese Zhou di confermarsi campionessa olimpica davanti alla coreana Hee Shim.