Il festival. All'Arena di Verona Zeffirelli firma a 96 anni la regia di «Traviata»
L'Arena di Verona (foto Ennevi)
A 96 anni Franco Zeffirelli torna a firmare la regia di un’opera lirica. Accadrà all’Arena di Verona dove il maestro toscano realizzerà la nuova produzione di La traviata. «Un sogno che coltivava da tempo», spiega Cecilia Gasdia, sovraintendente e direttore artistico della Fondazione Arena, presentando a Milano il programma del Festival 2019. «Zeffirelli è il massimo che si possa desiderare quando si deve mettere in scena un’opera. E non è certo uno di quei registi che distruggono i capolavori», tiene a ribadire Daniel Oren, la bacchetta israeliana di casa all’Arena che nel 2019 veste i panni di direttore musicale della kermesse e che dirigerà La traviata scaligera alternandosi sul podio con Andrea Battistoni e Marco Armiliato.
La stagione 2019 dell’Arena che si aprirà il 21 giugno con il celebre melodramma di Verdi durerà tre mesi e sarà scandita da tre eventi speciali e da cinque titoli d’opera: oltre a La traviata, sono in cartellone Aida (autentico must del festival), Trovatore, Carmen (altro titolo caro al pubblico) e Tosca. Cinquantuno le alzate di sipario e ottanta i solisti che saliranno sul palco: da Anna Netrebko che debutta all’Arena in Trovatore a Plácido Domingo che festeggia il mezzo secolo di presenza a Verona, passando per Leo Nucci, Vittorio Grigolo, Jusif Eyvazov, Saioa Hernández, Erwin Schrott, Luca Salsi e Maria José Siri. I tre appuntamenti extraoperistici sono la «Plácido Domingo 50 Arena Anniversary Night» per celebrare i 50 anni dal debutto areniano della star spagnola; la serata «Roberto Bolle and Friends» in cui l’étoile torna per due date all’Arena; e il concerto con i Carmina Burana di Carl Orff. Ogni anno sono oltre 400mila gli spettatori che entrano nell'anfiteatro romano di Verona per assistere a una rappresentazione.
«Dopo il difficile periodo del commissariamento – sottolinea il sindaco di Verona e presidente della Fondazione Arena, Federico Sboarina – prevale l’ottimismo. Non esiste Verona senza la sua Arena che è il più grande teatro lirico al mondo e tale deve restare». Particolarmente felice Daniel Oren che nel 2019 sarà per venticinque serate sul podio. «Mi sento benedetto da Dio pensando al mestiere che svolgo, anche se un mestiere non lo è: fare musica. Ogni volta che dirigo all’Arena sento il più bello e grande abbraccio del pubblico che possa esistere. La direzione musicale che mi è stata affidata corona 35 anni di presenza a Verona». E alla stampa spiega: «Quando mi è stato affidato l’incarico, ho subito detto: non possono bastare solo Aida e Carmen». Quindi annunciando l’arrivo di Anna Netrebko, «oggi il soprano numero uno», afferma Oren, il direttore fa sapere: «Spero che possa essere presto fra noi anche Jonas Kaufmann». Il sovrintendente Cecilia Gasdia chiarisce che l’Arena ambisce a essere «la Scala estiva» e dice di aver mantenuto identico il budget artistico rispetto allo scorso anno. «Vogliamo rispettare la legge che impone il pareggio di bilancio – afferma –. Per questo ringrazio tutti gli artisti che ci sono venuti incontro riducendosi i cachet».
Il titolo d’apertura è La Traviata di Verdi con la regia di Zeffirelli che andrà in scena undici volte dal 21 giugno al 5 settembre. Sarà Alfredo nella prima (e per altre quattro recite) il tenore 26enne bielorusso Pavel Petrov; il 1° agosto invece toccherà a Vittorio Grigolo. Si alterneranno nel ruolo di Violetta Alessandra Kurzak, Irina Lungu, Lisette Oropesa e Lana Kos, mentre Giorgio Germont sarà interpretato fra gli altri da Leo Nucci, Simone Piazzola e Plácido Domingo. Sul podio Daniel Oren, Andrea Battistoni e Marco Armiliato.
Dal 22 giugno al 7 settembre va in scena Aida con la regia di Gianfranco de Bosio. Direttori saranno Francesco Ivan Ciampa, Plácido Domingo e Daniel Oren. Amneris verrà interpretata da Violeta Urmana, Anna Maria Chiuri, Alessandra Volpe e Judit Kutasi. Vestiranno i panni di Aida Anna Pirozzi, Tamara Wilson, Maria José Siri, Saioa Hernández, Hui He e Svetlana Kasyan. Radamès sarà Murat Karahan, Mikheil Sheshaberidze, Fabio Sartori, Martin Muehle, Carlo Ventre.
Trovatore è in cartellone dal 29 giugno al 26 luglio, diretto da Pier Giorgio Morandi con la regia di Franco Zeffirelli. Il Conte di Luna sarà interpretato da Luca Salsi e Alberto Gazale; Leonora da Anna Netrebko e Anna Pirozzi; Azucena da Dolora Zajick e Violeta Urmana; Manrico da Yusif Eyvazov e Murat Karahan.
Altro titolo prettamente scaligero è Carmen che va in scena per dieci serate dal 6 luglio al 4 settembre, con la direzione di Daniel Oren e la regia di Hugo De Ana. Carmen sarà interpretata da Ksenia Dudnikova e Géraldine Chauvet; Micaela da Ruth Iniesta, Lana Kos, Karen Gardeazabal e Mariangela Sicilia; Don José da Martin Muehle e Murat Karahan; Escamillo da Erwin Schrott, Vitaliy Bilyy e Italo Proferisce.
Ultimo titolo d’opera in cartellone è Tosca, in programma dal 10 agosto al 6 settembre. Sul podio Daniel Oren. E l’allestimento è quello di Hugo De Ana. Sarà Tosca Saioa Hernández e Hui He. Vestirà i panni di Cavaradossi Yusif Eyvazov e Murat Karahan. Interpreteranno Scarpia Ambrogio Maestri e Claudio Sgura.
La serata dedicata a Domingo è prevista per il 4 agosto con brani da Nabucco, I due foscari e Macbeth. Il 16 e il 17 luglio si svolgeranno le due serate di «Roberto Bolle and Friends»; l’11 agosto sarà la volta dei Carmina Burana.