Roma. Addio a Saverio Busiri Vici, architetto per il Vaticano tra brutalismo e sacro
L'interno della chiesa della Visitazione, a Roma, di Saverio Busiri Vici (1965-1971)
L’architetto Saverio Busiri Vici, che per decenni ha lavorato per la Santa Sede, realizzando anche l’ampliamento della residenza di Santa Marta in Vaticano, è morto mercoledì scorso all’età di 96 anni a Roma.
Architetto legato al linguaggio brutalista, membro dell’Accademia nazionale di San Luca e consultore della Pontificia Commissione di Arte Sacra, Saverio Busiri Vici per trenta anni è stato architetto di Propaganda Fide, per la quale ha realizzato numerose opere (Auditorium, Rettorato, Biblioteca, Centro Congressi Pontificia Università Urbaniana). Tra le sue opere più importanti, anche la chiesa della Visitazione a Roma (1971). Dal 1992 al 1995 ha collaborato con l’Ufficio Progetti del Governatorato della Città del Vaticano. È autore anche del Centro Internazionale di Animazione Missionaria che si affaccia su Piazza San Pietro.
Tra i suoi numerosi progetti figurano: il Centro Residenziale in via Casilina a Roma (1958); l’edificio per uffici per la società cinematografica Titanus a Roma (1962); il collegio universitario di San Pietro in via Mura Aureliane a Roma (1967); gli edifici pluriuso di viale Jonio 10 a Roma (1972); la sede dell’Istituto per la Famiglia Giovanni Paolo II (1980). Suo anche il padiglione di elettronica e la sistemazione del Parco astronomico a Monte Mario (1962) e Villa Ronconi a Casal Palocco, spesso usata come set cinematografico. Nato a Roma il 28 luglio 1927, apparteneva a una dinastia di architetti attiva a Roma dal XVII secolo.