IMAGOECONOMICA
Tra il 2022 e il 2023 i prezzi delle locazioni delle case sono aumentati in media del 6,1% ma a tirare sono stati soprattutto i prezzi degli affitti nelle 14 città metropolitane con un +10,2% medio. La città che ha registrato l’aumento più rilevante è Milano con un +19,2%, seguita da Trieste con un +16,4% e da Napoli con un +15,8%. A Roma i prezzi degli affitti delle case sono aumentati nel biennio del 7,9%. Firenze è l'unica grande città che registra un calo (-1,5%).
Sono i dati segnalati dal Cresme che ha elaborato i dati semestrali Omi-Agenzia delle Entrate. Stando a quanto riportato nell’indagine gli affitti della case sono cresciuti a seguito dell’inflazione del 2022, che in Italia ha comportato un aumento del costo della vita, vi sarebbe, dunque, stato una sorta di adeguamento della redditività degli immobili proprio a questo maggior costo della vita.
Nel secondo semestre 2023 i prezzi di locazione delle abitazioni sono cresciuti, in Italia, del 3,8% rispetto allo stesso periodo 2022, mentre nel primo semestre l'incremento tendenziale era stato del +2,9%. Il Cresme segnala un passaggio da tassi di variazione negativi tra il 2015 e il 2019 a incrementi moderati alternati a leggeri cali tra il 2019 e il 2021, fino ai più decisi incrementi del 2022 e del 2023.
Per le 14 città metropolitane si registra un aumento medio del 5,4% nel solo secondo semestre 2023 (sullo stesso periodo 2022). Dopo il calo rilevante dei prezzi delle locazioni registrato nel 2015 (-6,7% nel primo semestre e -2,3% nel secondo semestre) in Italia i tassi di riduzione si attenuano notevolmente tra il 2016 e il 2019 portando a contenuti incrementi tra il 2019 e il 2020. Il 2021 si contraddistingue per un lieve arretramento e a partire dal primo semestre 2022 si delinea la fase di crescita attuale con la progressione che vede, a livello nazionale, il +0,9% nel primo semestre 2022, il +2,0% nel secondo semestre 2022, il +2,9% nel primo semestre 2023 e il +3,8% nel secondo semestre 2023. La progressione nelle città metropolitane è, negli stessi periodi, pari al +2,1%, +3,7%, +4,6% e +5,4%.
A livello delle 14 città metropolitane prese in analisi si vede una forte polarizzazione tra le città che presentano velocità notevolmente differenziate. Dietro alle tre capofila, Milano, Trieste e Napoli si collocano cinque città con incrementi sostenuti:
-Bologna (+9,1% nel biennio e +6,4% tendenziale nell'ultimo semestre)
-Torino (+9,1% nel biennio e +6,4% tendenziale nell'ultimo semestre)
-Roma (+7,9% nel biennio e +3,6% tendenziale nell'ultimo semestre)
-Palermo (+6,8% nel biennio e +4,0% tendenziale nell'ultimo semestre)
-Bari (+6,7% nel biennio e +1,0% tendenziale nell'ultimo semestre).
Altre cinque città presentano incrementi moderati tra il +1,3% di Catania e il +3,2% di Genova; nell'ultimo semestre risultano più dinamiche, tra queste ultime cinque città, Genova (+2,8%), Cagliari (+1,7%), Messina (+1,4%) mentre Venezia si ferma al +0,4% e Catania arretra del -0,8%. L'unica città metropolitana in negativo risulta Firenze con il -1,5% ma con il +3,2% tendenziale dell'ultimo semestre. Questi dati scomposti sui capoluoghi di provincia mettono in luce che solo nelle localizzazioni più dinamiche il prezzo di locazione riesce ad adeguarsi in misura sincrona (e forse anche più che proporzionale) alla crescita generalizzata dei prezzi mentre le altre localizzazioni di minore attrattività vedranno incrementi meno ampi che potrebbero non essere commisurati ai tassi di inflazione».
Cresce la casa in affitto, in Italia riguarda il 26% delle famiglie
Dati coerenti sulla crescita dei canoni di locazione negli ultimi dieci anni nei principali Paesi dell’Ue (Regno Unito, Francia, Germania, Italia e Spagna) si leggono anche nel rapporto di Scenari Immobiliari e Abitare Co., secondo cui i canoni di locazione sono cresciuti mediamente del 41,5%.
Nel corso del 2023, gli affitti residenziali sono aumentati in media del 5%, raggiungendo i 18,50 euro al metro quadrato al mese. Il valore medio di affitto di un bilocale di 60 metri quadrati nelle principali capitali europee, nell'ultimo trimestre del 2023 ha raggiunto i 26,7 euro mensili con un aumento medio del 4,5% rispetto all'ultimo trimestre del 2022. I monolocali sotto i cinquanta metri quadri hanno invece segnato un canone medio di 1.174 euro mensili con una crescita del 7,2 per cento. Il costo mensile di una singola stanza per studenti è aumentato del 5,3%, per chiudere l’anno vicino ai 700 euro mensili.
Nel 2000 nel nostro Paese il 23% delle famiglie abitava in una casa in locazione, mentre oggi la percentuale è salita al 26 per cento ed è ancora in crescita. «Non è solo un fenomeno economico - ha spiegato Mario Breglia, presidente di Scenari immobiliari - che spinge verso la locazione. Ma anche un diverso approccio al modo di vivere che è iniziato con i giovani e sta riguardando fasce più ampie della popolazione, soprattutto urbana. Le famiglie italiane hanno speso per pagare l'affitto oltre 5,8 miliardi di euro lo scorso anno. È una cifra che è cresciuta del 10% in cinque anni. E questo conteggio esclude il settore delle locazioni brevi».