Amare, non “a dispetto di”
giovedì 9 maggio 2024
«“Abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla. Ma sul tuo comando getterò le reti”. Tutta la fede di Pietro è racchiusa in quella parolina “ma”: la fiducia che si esprime nel suo coraggio di provare “ancora una volta”». Le parole di Tomáš Halík, teologo ceco, a commento della nota scena evangelica della pesca miracolosa, ci restituiscono la verità di un tratto preciso del cristianesimo: la fede è aderire a un altro ordine di cose, a volte alternativo e oppositivo rispetto ad un puro ragionare umano. Perché Dio è fedele. La misericordia di Dio, per esempio, è nell’ordine del “ma”: che Dio ami l’umanità nonostante le sue infedeltà non è qualcosa di scontato. È qualcosa proprio di Dio, non dell’uomo. Così viene descritta, con chiare reminiscenze bibliche, la nonna di Un mondo perduto (Lindau), romanzo di Wendell Berry, donna e madre capace di fedeltà indefessa alla sua vocazione rispetto ai suoi figli scapestrati: «Li amava non soltanto a dispetto di com’erano, ma perché li amava e basta. Con loro metteva in scena, come fanno molte madri, e anche molti padri, la parabola della pecorella smarrita, che va incessantemente cercata e riportata all’ovile, incessantemente riportata alla mente e nell’amore, senza che la morte rappresenti un deterrente e la futilità un ostacolo». © riproduzione riservata
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