venerdì 17 maggio 2024
Alle 21 il gesto dei pastori italiani in apertura della 79esima Assemblea generale, che raccoglie l’invito del Papa a chiedere a Dio il dono della pace e della conversione dei cuori
Lunedì 20 maggio la preghiera della Cei per la pace

Lunedì 20 maggio la preghiera della Cei per la pace - Agenzia Romano Siciliani

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I vescovi italiani in preghiera per la pace. Uno dei momenti più importanti dell’Assemblea generale della Cei, che si svolgerà da lunedì 20 a giovedì 23 nell’Aula del Sinodo in Vaticano, sarà la recita del Rosario meditato nella Basilica di San Pietro, dove i presuli si recheranno in processione, la sera di lunedì con inizio alle 21.

Un momento orante presieduto dal cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza episcopale italiana. Il Rosario verrà trasmesso in diretta da Tv2000. In tal modo, dunque, la Cei raccoglierà ancora una volta il pressante invito di papa Francesco (che dialogherà con i vescovi a porte chiuse lunedì pomeriggio) a pregare incessantemente per la fine di tutte le guerre che insanguinano attualmente il mondo. Lo scenario è sicuramente fosco.

Più volte in questi mesi i vertici della Cei e i singoli vescovi hanno espresso il proprio dolore per il peso degli orrori della guerra, delle tenebre di divisione, e delle campagne di odio che lacerano la convivenza tra i popoli in tante regioni del mondo. Ma al contempo non è mai venuta meno la speranza, così come pure la fiducia nell’aiuto materno di Maria. Alla Vergine, tramite la recita del Rosario, i presuli italiani si rivolgeranno lunedì sera con piena fiducia e filiale abbandono perché accolga la richiesta di pace e liberi chi in questo momento è oppresso da discordie e violenza.


L’iniziativa si colloca
nel corso dell’Anno della preghiera
che prepara al Giubileo 2015


Il momento inserito nell’Assemblea generale si colloca anche nel cuore dell’Anno della preghiera proclamato dal Papa in preparazione al Giubileo. E idealmente quindi i vescovi, oltre che di speranza, si faranno anche pellegrini di pace, per affidare alla Vergine Madre l’appello di riconciliazione tra i popoli che sale dall’umanità intera. Ogni credente diventi perciò testimone e artigiano di pace, cooperando in tal modo ad allontanare dall’umanità, con l’intercessione di Maria, gli orrori e le lacrime della guerra. Perciò, durante il Rosario si pregherà anche per la santità di tutti gli uomini e le donne e perché sia possibile riunire tutti i popoli del mondo in un’unica famiglia. Soprattutto, però, il momento di preghiera sarà all’insegna dell’affidamento a Dio e alla Madonna.

Nel sentimento generale dei vescovi ricorre infatti la constatazione dell’impotenza umana di fronte alla soluzione dei conflitti. Le sole forze dell’uomo non bastano. Tanto meno le armi. I tragici risultati sono sotto gli occhi di tutti. Tanti momenti di ostilità e di oscurità, tanto sangue versato, tante vite spezzate, tante speranze seppellite.

Ma tutto è stato vano. «Ora, Signore, aiutaci tu. Donaci tu la pace, insegnaci tu la pace, guidaci tu verso la pace », invocheranno di fatto i vescovi. Come a significare: apri i nostri occhi e i nostri cuori e donaci il coraggio di dire: “Mai più la guerra!”; “Con la guerra tutto è distrutto!”. Infondi in noi il coraggio di compiere gesti concreti per costruire la pace. Già nell’Assemblea straordinaria dello scorso novembre, che si svolse ad Assisi, i vescovi italiani avevano dedicato un’intera giornata al tema della pace. In quella occasione vi fu anche un collegamento in diretta con il patriarca di Gerusalemme dei Latini, il cardinale Pierbattista Pizzaballa.

Si era praticamente all’indomani della strage del 7 ottobre e alla vigilia dell’invasione di Gaza e la Cei in un comunicato scriveva: «Sentiamo impellente il compito di denunciare le logiche della contrapposizione e dell’individualismo, e di favorire la collaborazione e la riconciliazione. Sogniamo un mondo che sia davvero casa di tutti, dove il riconoscimento della dignità umana cammini di pari passo con il dovere di amare gli altri come fratelli e sorelle». Il cardinale Zuppi, poi, reduce dalla missione di pace per l’Ucraina, durante la Messa celebrata sulla tomba di san Francesco, nella Basilica Inferiore, implorò: «A chi ha tra le mani il destino di interi popoli, umilmente ma fermamente, ricordiamo che niente è perduto con la pace». La guerra, infatti, «è una lebbra terribile, che consuma il corpo delle persone e dei popoli, ne fa perdere l’anima, tanto che non si è più capaci di amare, segnati dall’odio e dalle ferite della violenza». Un monito più che mai valido.

La celebrazione trasmessa in diretta su Tv2000

La 79ª Assemblea generale della Cei prevede un momento di preghiera per la pace, che si svolgerà la sera di lunedì 20 maggio e sarà trasmesso in diretta da Tv2000. Alle 20,30 i vescovi si recheranno in processione nella Basilica di San Pietro dove, alle 21, si terrà la recita del Rosario meditato, presieduta dal cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei.

L'Assemblea Cei al via con l'intervento di papa Francesco

Da lunedì 20 a giovedì 23 maggio si terrà in Vaticano, nell’Aula del Sinodo, la 79ª Assemblea generale della Cei. Che si aprirà alle 16 del 20 con l’intervento di papa Francesco, a cui seguirà l’incontro con i vescovi. Alle 21 la preghiera per la pace nella Basilica di San Pietro. Martedì alle 9 i lavori saranno aperti dal cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei, con l’Introduzione. L’attenzione dell’Assemblea si concentrerà poi sul tema principale, “Cammino sinodale: verso la fase profetica”, che sarà approfondito anche nei gruppi di lavoro e affrontato in vista della tappa profetica del Cammino sinodale, con le due Assemblee nazionali a novembre 2024 e marzo 2025, e dell’elaborazione del contributo italiano per la Seconda Sessione della XVI Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi (ottobre 2024). All’ordine del giorno, inoltre, alcuni adempimenti di carattere giuridico-amministrativo e una comunicazione sulla Settimana sociale dei cattolici in Italia, a Trieste il 3-7 luglio, con la partecipazione del Papa (7 luglio) e del presidente della Repubblica (3 luglio). Alle 13,30 di giovedì Zuppi illustrerà alla stampa il Comunicato finale.

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